Essere padre o papà sono cose diverse.
Decidere di mettere al mondo una creatura assumendosi le responsabilità oppure avere il coraggio di ammettere di non essere pronti e non farlo? È meglio che tuo figlio abbia il tuo sangue oppure i tuoi valori? È meglio essere padre oppure essere papà?
Bel quesito. Questa commedia americana mette in evidenza e in conflitto un papà amorevole con un padre naturale poco responsabile che decide di ripiombare nella vita dei propri figli dopo averli abbandonati per anni. All'inizio le differenze sono evidenti perché la monotona vita di un papà con le sue regole e limitazioni viene sovrastata dalla stravolgente forza di chi vive al di sopra della morale. Tutto porta alla resa del papà che si sente respinto dai figliastri a favore del padre naturale anche se sarà lo stesso padre a mollare perché non capace di sopportare la vita piena di impegni e regolamentata della sua vecchia famiglia. Il finale è scoppiettante e carico di emozioni. Insieme si riprenderanno la loro famiglia e il papà verrà riconosciuto come padre vero e questo causerà in lui una gioia immensa. Inoltre riuscirà ad avere un figlio naturale superando la sua sterilità grazie all'intervento di un medico amico del padre naturale. E tu che sei padre e hai avuto la fortuna di avere un figlio sano e intelligente cosa stai facendo in questo momento? Ti stai dedicando a lui come se non ci fosse un domani oppure i tuoi impegni lo stanno tenendo lontano dal tuo cuore? Il sangue non può essere l'unico contatto con tuo figlio. Il legame padre e figlio anzi papà e figlio sono la sua unica possibilità di diventare un vero uomo da adulto. Grazie alla tua educazione, al tuo supporto e alla tua educazione lui sarà in grado di affrontare la vita e avere la voglia lui stesso di proseguire nella procreazione per insegnare a sua volta ai propri figli il valore della vita come continuazione di un progetto che è partito da suo padre prima di lui. Certo, nei film esiste sempre il lieto fine che nella vita reale non è sempre scontato. Ma se solo per un secondo provassimo a pensare che non bisogna essere ricchi per essere un buon padre o un buon marito, non bisogna avere la promozione nel lavoro per essere un buon vicino di casa e non serve avere la macchina nuova e fiammante per aiutare una persona in difficoltà rimasta in panne in autostrada.
Per aiutarti posso regalarti un esempio e un esercizio:
Immagina un uomo impegnato al lavoro, che non ha tempo per la propria famiglia e per i propri figli perché è indaffarato affinché i suoi cari possano avere il meglio. Sempre al lavoro, sempre in ritardo o assente agli appuntamenti familiari. Sempre lontano dalle attività dei figli. Ad un certo punto, un incidente al figlio maggiore. Viene chiamato dalla moglie che piangendo gli comunica l'accaduto e gli chiede di raggiungerli immediatamente all'ospedale perché il figlio è grave in rianimazione. Cosa accadrà? Lui mollerà tutto e tutti e correrà in ospedale dal figlio. Troverà il bimbo in fin di vita, privo di sensi. Lui piangerà, si dispererà, imprecherà, e poi una volta calmo comincerà a pensare a tutto il tempo che avrebbe potuto dedicare al figlio ed a tutta la famiglia e comincerà a pregare Dio perché salvi suo figlio: pregherà Dio perché gli dia un'altra possibilità di essere un buon padre. Ora se questa cosa dovesse accadere a te? Se dovesse succedere un disastro simile, tu sarai il padre disperato pieno di rimpianti per non aver trascorso tutto il tempo insieme a lui oppure sarai disperato per il dolore di non poter trascorrere altro tempo con il tuo bambino?
Conosci la teoria dei centri vitali cioè il fatto che le persone abbiano delle importanze che pongono al centro dei rapporti?
In parole brevi, quando metti al centro della tua vita lavorativa il lavoro, se questo andrà bene allora la tua vita procederà bene ma se questo dovesse deluderti, allora anche le altre cose nella tua vita (figli compresi) passeranno in secondo piano e soffriranno il tuo centro lavorativo.
Questo accade quando all'interno del proprio centro, le persone mettono cose non fondamentali.
Questo il regalo:
Crea un centro solo con le cose più importanti della tua vita e non intendo tuo figlio, tua moglie, la tua auto nuova oppure il tuo ego ma cose più solide, più importanti:
I tuoi valori, i tuoi princìpi.
Quelle cose che non cambieranno mai come la costituzione degli Stati Uniti d'America.
Quei valori che sono scritti nel tuo cuore e ai quali non potrai mai venire meno.
Quei princìpi che non puoi tradire e che non ti tradiranno mai.
Ti voglio dare un consiglio: sii un papà con al centro non tuo figlio ma i valori più importanti della tua vita che travolgeranno te e la tua famiglia in un percorso di felicità.