Comunque vada vinci sempre tu.
Che cos'è il successo?
Cosa significa avere successo?
Qual è il significato intrinseco di essere una persona di successo?
Il successo è qualcosa di estremamente delicato e che tratteremo più avanti perché, sebbene la parola in sé possa essere spiegata semplicemente grazie al vocabolario Devoto-Oli oppure a Wikipedia, il suo significato più interno e importante necessita certamente di una più accurata analisi e riflessione.
Ciò che a noi oggi interessa è sapere che qualsiasi sia il significato del successo, passa sempre ed esclusivamente dal consenso delle altre persone: LE RELAZIONI.
Negro è oggettivamente una bruttissima parola che viene utilizzata per definire un essere umano di colore "scuro" in forma dispregiativa.
Obama, ex presidente U.S.A., pur essendo colorato o, come definito dall'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi: "abbronzato", difficilmente veniva accostato a tale termine.
Il motivo? Perché è stato bravo e intelligente, nell'arco della sua vita privata e politica, a relazionarsi con il pubblico in maniera vincente e altisonante.
Molto spesso, quando Obama viene nominato, si avverte un "clima" di stima e riverenza nei suoi confronti.
Accade in maniera costante che il nome di Obama sia seguito dalla frase: "è stato il primo..."
In tantissime situazioni, Obama, è stato il primo presidente ad aver fatto qualcosa di nuovo e per cominciare bene, è stato, appunto, il primo presidente di colore nella storia degli U.S.A.
Ha realizzato le due campagne elettorali (specialmente la prima) con un budget nettamente inferiore rispetto ai rivali ma con una intelligenza tattica fuori dal normale grazie all'utilizzo dei canali social.
Il suo più grande alleato è stato il cervello e lo spirito di adattamento che gli ha consentito di avvantaggiarsi rispetto ai rivali più radicati all'utilizzo della comunicazione tradizionale.
Curare le proprie relazioni è come radersi al mattino oppure come crescere ed educare il tuo amico a 4 zampe cioè un compito che devi svolgere regolarmente se vuoi ottenere un risultato.
A volte non basta curare semplicemente le relazioni.
Tuttavia, a volte, nemmeno il tuo grande impegno può aiutarti ad eccellere o a raggiungere il successo.
Mi viene in mente un altro illustre: Papa Ratzinger.
Amato (da pochi) e criticato (da molti), Benedetto XVI alias Joseph Aloisius Ratzinger, è stato il Papa eletto dopo la morte di Giovanni Paolo II.
Viene da sé che succedere ad un "fenomeno" equivale a poter soltanto peggiorare.
E così è stato (almeno per l'opinione pubblica).
Ratzinger, a mio avviso, è stata una delle persone (facenti parte dell'ordine del Clero) che emanava dolcezza e delicatezza nonostante la durezza atavica della lingua tedesca.
Personalmente, credo di averlo amato se non più di Wojtyla, almeno al pari.
Ogni volta che lo sentivo parlare mi si stringeva il cuore perché, il suo messaggio riusciva sempre a colpirmi (positivamente).
Ma io non sono l'opinione pubblica e Papa Benedetto, oltre ad essere stato uno fra i personaggi famosi più criticati della storia, vanta anche il record di essere stato il primo Papa ad abdicare prima della sua morte.
Ratzinger è tuttora vivente nonostante il peso dei suoi 90 anni.
Tutt'altra storia è toccata a Papa Francesco Bergoglio: il Papa argentino.
Simpatico a tutti, grande forza spirituale, grande coraggio, mobilissimo, vicino alla gente, insomma: il Papa del popolo.
Lui si che ci ha saputo fare con le relazioni: twitta, chatta, posta, linka.
Fa di tutto ed è presente dappertutto.
Il confronto con Ratzinger è esageratamente sbilanciato.
Mi sembrano, uno, un giocatore di calcio amatoriale (Ratzinger), mentre l'altro, il Cristiano Ronaldo della situazione (PapaFrancesco).
Ma forse anche qui, non possiamo assolutamente non evidenziare quanto l'aver curato le relazioni utilizzando i metodi ed i canali comunicativi attuali, abbia giocato un ruolo determinante per Papa Francesco.
Per concludere e per cercare di far comprendere quanto il successo dipenda dalle relazioni vorrei citare il nostro sport nazionale: il calcio.
Nel 2008, approda in Italia, l'allenatore di calcio considerato il numero 1 al mondo:
Il portoghese Jose Mourinho (lo special one).
Non ha bisogno di presentazioni ma lui stupisce il mondo (non solo quello del calcio), con la prima conferenza stampa in italiano.
Allenatore e motivatore colorato e senza mezzi termini, ha vinto tutto quello che c'era da vincere con l'Inter e, fresco fresco della vittoria della Champions League, è salito sull'auto di Fiorentino Perez, il presidente del Real Madrid e se n'è andato.
Tuttora rimpianto dal popolo interista.
Dopo di lui, Ratzinger.
Scherzo ma mica tanto.
Rafa Benitez: un top allenatore, forse lo special two.
Per farla breve, non ha mai conquistato il popolo interista, il presidente, i giocatori e lo staff.
Viene esonerato a Gennaio dopo 4 mesi di campionato.
Qual è stato il suo errore?
Non aver curato le relazioni.
Arrivato all'Inter, ha cercato di cancellare la memoria (mica tanto memoria) di Mourinho, entrando un contrapposizione e paragone con lo special one.
Risultato: esonero senza troppo rispetto.
La cura delle relazioni può essere determinante?
Assolutamente sì, in qualsiasi ambito della nostra vita.
Avere buone Relazioni permette di godere del rispetto e poter contare sulla risorsa più importante: l'aiuto e la collaborazione da parte delle persone.
Una persona brava a curare le relazioni è più lungimirante, non teme la concorrenza, non resterà mai senza lavoro.
Il lavoro.
Anche qui, come per la parola successo si potrebbe aprire un pop up ma lo vedremo più avanti.
Ciò che mi preme far comprendere oggi è che anche nel tuo piccolo, anche nel tuo lavoro da semplice (inteso come dignitoso) operaio, curare le relazioni con i colleghi oppure con i superiori oppure ancora con altri reparti, anche se considerati insignificanti, potrebbero fare la differenza in un futuro prossimo tra restare a casa disoccupato e avere un lavoro.
È incredibile quanto anche il più umile dei mestieri, se svolto con dignità e rispetto possa regalare grandissime soddisfazioni e se anche le relazioni verranno curate come si conviene, allora qualcuno, prima o poi si accorgerà di te.
Mio suocero Terry è una persona buona e gentile, capace di trasformare le feste con al sua allegria.
Il suo motto è aiuta tutti, sempre.
Non ha mai avuto bisogno di grandi aiuti nella vita perché, come fanno le formicuzze, è stato bravo di suo a programmare il futuro ma, quando la figlia minore si è trovata in difficoltà perché non riusciva a trovare lavoro, le sue relazioni passate hanno provveduto per lui.
Non si tratta di favore, non si tratta di riconoscenza, si tratta di RELAZIONI.
Per concludere voglio parlare di network marketing.
Anche qui si potrebbe riaprire il solito pop up che vedremo in seguito ma oggi parliamo di relazioni.
Molte persone si avvicinano al network marketing e dopo l'entusiasmo del momento si trovano di fronte alla cruda realtà: bisogna presentare il progetto o il prodotto ad altre persone.
La guida, il driver, lo sponsor, chiamalo come vuoi, ti metterà un foglio davanti.
Il titolo di questo foglio sarà LISTA NOMI.
In quel momento ti rendi davvero conto di quanto tu abbia curato le relazioni nella tua vita.
Se le tue telefonate inizieranno con: "Ciao, ti ricordi di me..." beh, allora lascia perdere il network marketing e se la persona vicina ti dovesse dire il contrario cioè di continuare allora scappa immediatamente perché lui sta utilizzando la tua buona fede per ottenere un risultato personale pur sapendo che se le tue relazioni non sono "buone", non potrai ottenere alcun guadagno da quel sistema.
D'altro canto, ottenere il successo, guadagnare tanti soldi, vivere una vita senza problemi economici potendosi permettere auto, case e viaggi da sogno, non è per tutti.
Ma se tu ambisci a migliorare la tua vita, a parte il trading (che pare possa far diventare ricche le persone da casa senza competenze), devi iniziare a curare le tue relazioni.
Prenditi cura delle tue relazioni e loro si prenderanno cura di te.