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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

La mamma è il più grande nemico del neonato. Difficile a credersi ma è così.


Il neonato teme per la sua vita

È incredibile ciò che la natura ci racconta perché tu puoi accettare che si muoia ancora di malattie dell'800, che esista la fame nel mondo (purtroppo), che l'italia non sarà del mondiale di Russia ma che un neonato veda la propria mamma come un potenziale pericolo, beh questo No!

E invece è proprio cosi.

Il neonato, nonostante la giovanissima età, è in grado di provare emozioni e sensazioni.

L'istinto lo guida come se dentro di lui esistesse un piccolo navigatore preinstallato che lo aiuti a svolgere le funzioni base per poter sopravvivere.

Un esempio è la respirazione di diaframma oppure la capacità innata nel nuoto e apnea.

Perché il neonato vede la mamma come la più pericolosa minaccia per la sua incolumità?

Per via della totale dipendenza da lei.

Il neonato vive i primi mesi della propria vita con l'angoscia che la mamma non lo sfami, disseti e tutte le attività necessarie alla sua crescita.

Quando una mamma tarda nel fornire il nutrimento, il bimbo piange come se la mamma si fosse dimenticata di lui.

Ecco svelato il motivo di tanta "enfasi" negli urli e nei pianti dei neonati.

Se sei mamma, non sottovalutare ogni situazione, qualsiasi dettaglio che possa riguardare la psiche del tuo bambino perché, anche se pare impossibile, il primo anno è determinante pera tutela del bimbo perché non subisca alcun trauma che potrebbe causare fortissimi disagi in lui nell'età adulta.

[Fonte Psicologia infantile]


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