Ha inizio la sfida alla Juventus che con CR7 ha deciso di pensare più al presente che al futuro.
Beppe Marotta nuovo AD dell'Inter. Cosa significa?
Solitamente, un'azienda calcistica che si rispetti può scegliere di fare due cose: Investire sui giocatori o investire sullo staff. Per alcuni tifosi, appena usciti dalla frustrante eliminazione in Champions, Marotta appare come un angelo salvatore ma attenzione: Un grande dirigente e tutto ciò che ne consegue, è bravo proprio perché riesce ad ottenere risultati con il materiale che possiede senza dilaniare le risorse della propria azienda. E così che è iniziata la bagarre di nomi altisonanti (non per ultimo Leo Messi) che stanno per sbarcare a Milano ma non sarà così. L'Inter resta una squadra importante, prestigiosa, ambiziosa ma pur sempre in difficoltà economiche non più a rischio fallimento ma comunque ben lontana dai fatturati che contano. Real Madrid, Manchester United, Juventus, sono lontane anni luce ed è per questo che l'Inter ingaggia Marotta, per aiutare la società ad ottenere risultati migliori con il materiale e le risorse che possiede in questo momento.
Marotta è stato, di fatto, allontanato dalla Juventus proprio perché non ha condiviso la scelta di portare Cristiano Ronaldo a Torino per via dell'imponente investimento che, secondo lui, si sarebbe potuto utilizzare per migliorare i settori giovanili o per aumentare le infrastrutture perché Marotta sa bene che essere i numeri 1 è complicato ma possibile (alla Juventus lo hanno dimostrato), che vincere per anni è difficilissimo ma reale (7/8 scudetti consecutivi) ma prima o poi, la concorrenza inizierà a prendere da esempio il tuo percorso (l'Inter che assume Marotta) e presto o tardi anche gli altri raggiungeranno il tuo livello. L'Inter non prenderà Messi perché è proprio la filosofia opposta ai pensieri di Marotta. Acquisterà giovani di prospettiva, migliorerà le relazioni con i club italiani e andrà a pescare in quei campionati in cui gli euro milanesi possono ancora fare la differenza (Inghilterra e Spagna escluse quindi). Marotta accetta la sfida più complicata ma lui sa di poterla vincere perché la Juventus, con CR7, ha arrestato la propria crescita per concentrarsi sull'immediato presente e questo potrà divenire un vantaggio tattico importante per il futuro del nuovo AD dell'Inter Beppe Marotta.