Un giorno, ti alzi dal letto e decidi che la tua passione potrebbe avere uno scopo più elevato cioè diventare il tuo lavoro.
Così inizi a pensare e dare sfogo all'immaginazione. Valuti quale potrebbe essere il tuo target di clienti, se, fra i prodotti che realizzi, possa essere presente qualcosa che possa creare in loro un interesse, uno stimolo all'acquisto e così via.
Hai già riempito un quaderno a blocchi intero ma, ad un certo punto, ti fermi e pensi: ma quanto costerà mettere in piedi tutto questo?
Superato l'ostacolo del farlo o non farlo, ti ritrovi con i difficilissimi dettagli di secondo livello: come si apre un'attività commerciale?
Per quanto riguarda questo step, ti suggerisco un sito che reputo attendibile, clicca qui.
Se avessi aperto il link qui sopra o se fossi già a conoscenza dell'iter necessario per avviare un progetto commerciale, allora avrai intuito che occorrono certamente dei capitali.
Ti occorrerà parecchio denaro se deciderai di seguire la strada della pianificazione strategica, molto meno, invece, se decidessi di buttarti nella mischia aprendo un negozio e mettendo tutto nelle mani del destino per vedere come va.
Ed ecco che arriviamo al dunque.
Quale possa essere la tua scelta, ti serviranno dei soldini ma non solo, ti occorrerà un aiuto.
I primi a cui chiederlo sono sicuramente le persone a te vicine, funziona così.
Ed ecco che stai, potenzialmente, commettendo l'errore più grande cioè quello di coinvolgere le persone nel momento sbagliato: l'inizio.
Quando decidi di creare una società, lo fai (erroneamente) per ridurre i rischi, non per aumentare le possibilità di successo. Questo atteggiamento rappresenta già un ostacolo importante: non stai pianificando.
La tua energia del momento e il tuo entusiasmo coinvolgente, porteranno certamente dei risultati per te perché saranno la chiave di accesso al portafoglio dei tuoi amici ma stai commettendo un pericoloso errore. Loro non vedono il progetto, vedono la tua realtà di progetto; questo significa che non potranno comprendere i momenti di crisi, le difficoltà (naturali), i momenti di sconforto che sono parte di qualsiasi attività commerciale.
Pensa al Covid (come massima forma di alibi mai vista prima), se fosse scoppiato proprio nel momento in cui avessi aperto il tuo negozio, cosa ti avrebbero detto i soci?
Niente, pensarai tu, come si fa a mettere in preventivo una pandemia mondiale? Eppure, esistono aziende che, durante il periodo Covid, sono letteralmente esplose, aumentando i ricavi in maniera esponenziale.
Ti avrebbero potuto dire che la tua azienda (vostra dato che siete una società) non rappresenta il futuro in quanto non è predisposta agli acquisti online oppure che esistono realtà migliori (stanno cominciando a guardarsi attorno).
Da questo momento, ti rendi conto di avere accolto (invitato) in casa tua delle figure pericolose per il tuo business e per la tua salute psicologica.
Hai commesso l'errore (ricorrente) di raccontare il tuo progetto e non venderlo già funzionante.
I tuoi soci, si trasformeranno in potenziali nemici, pronti in ogni momento a punzecchiarti e destabilizzarti.
Non lo fanno perché sono malvagi, bensì perché si sono sentiti raggirati da te e credono che l'amicizia sia servita esclusivamente per fargli sganciare "i piccioli".
Questo avviene sia quando le persone coinvolte non conoscono il lavoro che stai svolgendo, (siano esse soci di capitale o collaboratori diretti), sia quando decidi di avviare una società con figure professionali (dipendenti) che conoscono la tipologia di lavoro o mercato ma che non hanno esperienza di società o attività in proprio.
Si litiga per soldi o per i valori.
Non sono soltanto gli affari a condizionare i rapporti fra i soci, esiste un altro dettaglio fondamentale: i propri valori.
Due soci possono non andare d'accordo perché uno dei due dà valore ai clienti mentre l'altro ai dipendenti.
Quindi, il primo sfrutterà i dipendenti per portare vantaggi al cliente (che paga) mentre il secondo cercherà di tutelare la loro salute, la qualità della mensa, andrà oltre le norme per favorire un ambiente di lavoro migliore e questo potrebbe essere causa di scontro.
Qual è la soluzione?
Anzitutto pianificare il più possibile.
In secondo luogo, tu devi fare di tutto per costruire la tua azienda da solo perché esistono delle dinamiche e problematiche che soltanto tu potrai superare (con sacrificio) come cambiamenti repentini, modifiche dell'ultimo momento, etc.
Se riuscirai a fare questo, la tua azienda, poco o tanto, avrà un'identità e un valore che potrai decidere di condividere se vorrai potenziarla ma facendoti "pagare" per questo valore.
Quando vendi un oggetto, per quanto imperfetto, le persone sono consapevoli di aver acquistato qualcosa di tangibile.
Un progetto da realizzare (insieme) invece, fonda tutta la propria forza sul rapporto sentimentale che lega i soci: rapporto che può cambiare in maniera repentina come veloci e volubili sono le emozioni.
Un bilancio, bello o brutto che sia, resta un insieme di conti che, una volta scritti, non potranno cambiare.
Quindi:
Metto in piedi la mia azienda (dopo aver pianificato il progetto con un business plan di 3 anni).
La faccio valutare da un esperto e metto in vendita le quote necessarie allo sviluppo (come da piano di business).
Accolgo i soci (che non saranno amici) con professionalità perché si parla di lavoro.
Si affronta insieme il difficile cammino dell'imprenditore sul quale si potranno incontrare delle problematiche ma che, se funziona bene, potrà portare a realizzare cose fantastiche oltre che creare un valore per il mondo perché un'azienda nasce per vendere prodotti e servizi al fine di soddisfare un bisogno.
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