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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Regole: perché bisogna sempre punire

Aggiornamento: 7 giu 2020

È mai possibile che per far sì che vengano rispettate le regole serva sempre ricorrere alla punizione (o alla minaccia di farlo)?


Sono più di quarant'anni che, esperienza personale, ritrovo la "legge della punizione" in tutto ciò che vedo e in tutto quello che faccio.


Sarà capitato anche a te: che si tratti di tua mamma con la ciabatta volante oppure dei limiti di velocità imposti dal codice della strada, la punizione o la sanzione sono i soli metodi che conosciamo perché si possa garantire il rispetto delle regole.

Tuttavia, esistono alcuni casi in cui la multa non sortisce l'effetto sperato e diviene il deterrente che porta le persone a desiderare di infrangere il protocollo.

Persino il periodo del Covid-19 ha dimostrato tale principio perché moltissima gente ha deliberatamente cercato di ribellarsi, di non accettare i dettami imposti dalla legge sebbene, in ballo, non ci fosse solamente la propria salute ma anche e soprattutto quella delle persone a lui care.


Cosa fare allora?


La risposta è semplice per non dire banale ma la vera variabile che genera la difficoltà sono gli interpreti: le persone.


Ti renderò tutto più semplice con una domanda.

Preferisci essere obbligato oppure poter vivere e decidere di esprimere la tua libertà?

La risposta sembra scontata ma non è così.

Nel film Captain America - The Winter Soldier, lo scienziato spiega come durante il terzo Reich, la Germania di Hitler sbagliò ad imporre la forza per togliere la libertà ai popoli mentre il nuovo Nazismo di cui parlava lo scienziato, avrebbe dovuto esclusivamente generare paura nella mente della gente in maniera tale che per garantirsi sicurezza e protezione, il popolo avrebbe "scelto" di rinunciare ad un po' di libertà per sentirsi più tranquillo.

Videosorveglianza, sistemi GPS, email marketing e notifiche per ricevere sconti sono soltanto alcuni degli strumenti utilizzati (da noi stessi) per provare la sensazione di sentirci bene.


Ecco che decidere di fare qualcosa, coscienti e mossi dal nostro libero arbitrio è un modo più potente e proficuo per svolgere un'attività.

Pensa soltanto al lavoro che la maggior parte di noi svolge in maniera stanca e "stressosa" mentre appena suona la campanella della ricreazione ci svegliamo di colpo come un orso bruno dopo un lungo letargo perché sentiamo che è arrivato il momento di poter fare ciò che vogliamo: andare allo stadio a vedere la partita, la sessione in palestra per sentirci più belli, il calcetto con gli amici, un giro in centro con la nostra famiglia.


Ma cosa c'entra tutto questo con le regole e le punizioni?


Siamo arrivati alla soluzione dell'enigma, il momento in cui tu comprenderai la potenza della libertà.

Partiamo dal fatto che tutte le persone hanno un prezzo: economico per qualcuno, ambizione per altri, valoriale per altri ancora.

Se ammettiamo che per necessità o per virtù le persone abbiano un tallone d'Achille allora possiamo creare una regola:


  1. Mostra un guadagno personale alle persone e fai vedere loro come raggiungerlo ma soprattutto mostragli cosa succederà se non riusciranno a farlo.

  2. Aiuta queste persone nella fase 2 cioè come il loro guadagno personale potrebbe anzi potrà aumentare se riusciranno a trovare un accordo con più individui in maniera tale da costruire all'interno del loro cuore un vero progetto perché non esiste persona più triste al mondo di chi vive senza un progetto da realizzare.


Mi fermo qui ma rifletti bene sulla potenza del nostro cuore e di come possa essere devastante quando lo si convince che le cose possano essere possibili.








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