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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Sei un imprenditore libero dai confini oppure sei un imprenditore operaio?


Se non hai un Mac non ti senti un grafico?

Quante volte mi è capitato nell'arco della mia carriera e della mia vita di voler realizzare un progetto, un piano d'azione o qualsiasi altra cosa che prevedesse un obiettivo da raggiungere ma poi non riuscire a portarlo a termine non tanto perché non fossi all'altezza del compito bensì perché non mi sono trovavo in un'area di lavoro consona a quella che secondo me sarebbe dovuta essere l'attività da svolgere.

Ecco un esempio reale:

Ho collaborato per un periodo con un operatore di Marketing per lo sviluppo di un progetto che riguardava il settore pubblicitario.

Questo progetto avrebbe coinvolto negozi all'interno di un'area della nostra città.

Sembrava molto bello anzi secondo me sarebbe stato un vero proprio giochino che sarebbe riuscito a portare parecchi vantaggi ai commercianti interessati. 

Il gioco sarebbe dovuto funzionare come il famosissimo gioco del Monopoli.

Tuttavia in quel periodo, nessuno di noi due aveva un ufficio dove poter lavorare quindi ci trovavamo al bar od a casa casa di uno oppure dell'altro per pianificare per filo e per segno quella che sarebbe dovuta diventare la nostra strategia, quello che volevamo realizzare: gli obiettivi che ci eravamo prefissati.

Ma poi, una volta tornati ognuno alla  propria casa, non avevendo un'area di lavoro che ci permettesse di mettere in pratica quelle che erano le linee teoriche, le discussioni e le idee maturate durante il nostro incontro, restavamo fermi.

Nessuno si metteva al lavoro per sviluppare il progetto.

In quell'istante, entrambi, ci siamo resi conto, non vedendo il progetto realizzarsi nonostante le nostre capacità, che eravamo dei veri e propri operai in proprio.

È bastato che mancasse un semplice ufficio per cancellare una grande idea, pianificata sotto quasi tutti i punti di vista e soprattutto ben accolta in relazione ai primi sondaggi.

Questo mi ha fatto pensare, mi ha fatto riflettere, mi ha fatto comprendere che non tutte le persone hanno schemi mentali rigorosi tali da potersi mettere automaticamente in condizione di realizzare qualsiasi cosa in qualsiasi condizione e specialmente in qualsiasi posto ci si trovi.

Ecco perché anche il nostro cervello, molte volte,  se non lo abituiamo al rigore  per riuscire a farlo  diventare inflessibile, ci chiederà delle garanzie prima di iniziare.

Quali sono queste garanzie?

Sarà successo anche a voi, sarà capitato anche a te di pensare che se avessi posseduto un computer superpotente prima ancora di iniziare a sviluppare un lavoro o imparare a fare qualsiasi qualcosa, saresti riuscito sicuramente a realizzare e raggiungere il tuo obiettivo.

Voglio farti un altro esempio:

Se avessi un Mac probabilmente riuscirei a imparare a realizzare progetti di grafica.

Quante volte l'ho sentito dire e quante volte l'ho detto anch'io.

Un giorno, ho deciso di togliermi lo sfizio e provare.

Tutto fatto comprato un Mac bello, bellissimo, tutto in alluminio, processore i7 perchè il processore è importante: non "scherziamo". 😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Potente e austero, talmente potente che chissà cosa avrei potuto realizzare con quel "mostro".

Chissà quali e quanti strumenti all'Interno che avrei potuto utilizzare per il mio lavoro.

Effettivamente quando ho ricevuto questo dono che mi sono autoregalato ho cominciato a studiare quella parte di grafica che per me era tabù.

Ora photoshop, per me, non è più un segreto.

Mi sono messo sotto con i corsi e cominciato a mettere in pratica quelle che erano le nozioni base e i primi risultati non sono tardati ad arrivare.

Ora voglio dirti in tutta sincerità che il mio capriccio non mi ha trasformato in un grafico pubblicitario.

Mi ha ma donato la forza (passeggera)  per mettermi in quella direzione ma non mi ha trasformato in un professionista del settore.

Poco tempo dopo ho deciso di rivenderlo perché, il più delle volte, rimaneva inutilizzato.

Potrei fare moltissimi esempi a riguardo ma ciò che mi preme far comprendere è che quando pensi che ti occorra uno strumento per realizzare un progetto o svolgere un lavoro, se non ponderato dalla reale necessità (devo zappare il terreno e mi occorre per forza di cose una zappa),

quello strumento è soltanto un capriccio al quale stai chiedendo un barlume di motivazione per aiutarti a svolgere quel lavoro.

Non occorre un supercomputer per imparare a lavorare sul computer, non occorre una fornitura di migliaia di euro di integratori se vuoi cominciare a metterti in forma ed andare in palestra, non occorre avere tanti soldi in banca per far felice la persona al tuo fianco ed essere un buon compagno o una buona compagna.

Ciò che ti occorre davvero è lavorare sul tuo grado di efficacia.

La domanda è quanto sei efficace in quello che fai?

Quanti progetti porti a termine in relazione a quanti ne pianifichi?

La vera domanda è: ma hai davvero piacere di fare quello che fai?


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