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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Ogni volta che sto male perché ho mangiato schifezze, prometto che non lo farò mai più...fino alla p


Perché è difficile interrompere le cattive abitudini.

Non credo di essere l'unico al mondo quando dico che ogni volta che sono stato male per aver ingerito cioccolata, patatine e schifezze varie, mi sono ripromesso di non farlo mai più ma puntualmente, qualche giorno dopo (a volte qualche ora più tardi) mi sono trovato al supermercato nel reparto X ad inserire nel carrello quella robaccia.

E di robaccia che si parla perché, per quanto controllata a norma di legge, contiene conservanti, coloranti, acidificanti e chissà quali altri anti!

Ma perché mangiamo queste cose?

Le abitudini alimentari sbagliate fanno parte della dieta (intesa come alimentazione) di tutti i giorni.

Supermercati, bar, tabaccherie, edicole sono colme di questi prodotti da banco che hanno il solo scopo di catturare la nostra attenzione e creare in noi una NEURO-ASSOCIAZIONE tra la cosa da mangiare, l'orario in cui ci troviamo e la nostra abitudine relativa a quel determinato prodotto. Mi spiego.

Immaginiamoci nel reparto patatine e davanti a noi tutte le marche disponibili:

Fonzies, Cipster, Lay's, Pai, San Carlo, etc...

Ognuno di quei pacchetti ha una storia da raccontare e soprattutto, una storia da raccontare insieme a noi.

Sì perché i grandi marchi ci hanno accompagnato durante tutta la nostra vita.

Ci hanno cresciuti, ci hanno fatto divertire, ci hanno fatto trascorrere momenti importanti con le persone importanti o semplicemente, ci hanno accompagnato in un viaggio particolare o solamente al cinema ma quello che conta di più:

NON CI HANNO MAI LASCIATI SOLI.

Sembra una storia d'amore ma stiamo parlando di patatine fritte!

Ma i Brand che producono queste golosità (diciamoci la verità), ci hanno raccontato una storia e in questa storia, noi siamo stati i protagonisti.

Come può essere possibile eliminare per sempre qualcosa che ci ha voluto così tanto bene?

Beh, non è per niente semplice ma per aiutarti possiamo iniziare da un concetto molto importante: loro non ci vogliono bene!

È business, nulla di più. 

Ci devono vendere qualcosa.

Se non lo facessero dovrebbero chiudere gli stabilimenti e licenziare tutto il personale.

Ti sei mai chiesto cosa ci sia dentro un pacchetto di patatine?

Certo, le patatine!!! Ah ah ah.

Ma come sono fatte? Meglio tralasciare ma basti pensare che un pacchetto di fonzies al formaggio, preparati, cotti, confezionati, spediti, scaffalati e ivati costa circa 1 euro.

La domanda che mi pongo è: ma se dovessi prepararli io quanti soldi spenderei?

Risposta: 5 euro (provato personalmente).

Il risultato non è stato un gran ché ma nemmeno da buttare via.

Quindi non voglio pensare nemmeno per un istante cosa componga quelle patatine che tanto ho amato.

Ma veniamo a noi.

La difficoltà di staccarsi da queste prelibatezze, nonostante la consapevolezza che ci facciano male risiede, appunto, nelle nostre abitudini.

Cosa sarebbe un cinema senza pop corn, un giro alle giostre senza caramelle e torrone, il Natale senza panettone, San Valentino senza i baci Perugina, una merenda senza pane e nutella, un hamburger senza Coca Cola.

Ammettiamolo, noi emotivi siamo schiavi delle pubblicità e delle abitudini dannose che ci rendono dipendenti da questi prodotti assassini che sono causa del sovrappeso, dei problemi allo stomaco, dello stress e della forma fisica ma che, sotto sotto, ci regalano sensazioni fantastiche.

Come combattere queste abitudini?

Una risposta semplice non mi viene ma posso darti un suggerimento:

Se vuoi sfuggire da queste manie dannose allora CAMBIA ABITUDINI.

Frequenta ambienti e persone differenti, iscriviti in palestra e "affitta" un personal trainer, butta via il cellulare, spegni la tv e dedicati alla lettura che ti rilasserà e ti libererà dallo stress negativo.

Se proprio non dovessi riuscire a fare nulla di tutto ciò allora prova a rivolgerti a Norbert Hentosz e al suo progetto APETEAT .


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