La propaganda vale più della reale necessità.
Così accade che 3 possessori di iPhone su 5 non sappiano usare il proprio melafonino.
Accade oggi. Ero dal mio elettrauto di fiducia per cambiare un fanale della mia auto.
Ad un certo punto, mentre stava mettendo le mani dentro al cofano, si ferma e mi chiede quale cellulare io possedessi in questo preciso istante.
La domanda nasce dalla passione che entrambi condividiamo per il mercato della telefonia mobile.
Fiero, mi appresto a tirare fuori il mio Note 8 di Samsung quando, un suo sorriso beffardo mi fa capire che qualcosa stava bollendo in pentola.
Senza nemmeno ascoltare la mia risposta, estrae dal taschino uno scintillante iPhone X.
Però 😲😲😲😲😲😲
Lo guardo, lo tocco, lo respiro perché, nonostante io non lo possedessi, iPhone X è sicuramente un bell'oggettino, degno di essere considerato il King of the Market.
Per prima cosa gli chiedo come fossero le mitiche Animoji: la vera chicca di questo Apple che grazie al riconoscitore facciale a mille sensori si avvicina sempre più al concetto di realtà aumentata che caratterizzerà il prossimo futuro.
Lui mi risponde...anzi lui non mi risponde, il ché sta a significare che non abbia compreso la mia domanda: le Animoji!!! Non conosceva questa funzionalità che, per me, sarebbe stata l'unica vera ragione per acquistare iPhone 10.
E da qui il nasce il discorso.
Chi ha un iPhone sa benissimo che, per attivarlo non occorre più scaricare iTunes e non occorre nemmeno avere un computer (qualche anno fa era necessario).
Chi non ha mai avuto un iPhone ha paura che per accenderlo serva un titolo di studio e che il sistema vegetativo Apple sia "bloccato".
Tutti falsi miti e credenze che arrivano dal passato e da chiacchiere da bar che, tuttavia, contribuiscono a creare un alone di austerità attorno al melafonino.
Chi, invece, lo possiede, ha un altro problema: farlo funzionare come si deve o semplicemente utilizzarlo.
Ecco il vero problema di iPhone: le persone lo possiedono ma non lo sanno utilizzare.
Apple fa figo, Apple è di tendenza, Apple Store è un centro che sembra la NASA quindi, l'immagine che un iPhone o altro prodotto Apple dona a chi lo possiede è certamente un'immagine di "livello".
Esiste un leggero confine, quindi, tra possedere un iPhone e utilizzare un iPhone.
Possederlo significa acquistarlo mentre utilizzarlo significa viverlo e non si può dire di saper utilizzare un iPhone se, almeno una volta nella vita non si sia effettuato il Jailbreak.
Con il termine Jailbreak si intende lo sblocco completo delle funzionalità di iPhone.
Jailbreakare un iPhone significa scaricare app gratis, impostare qualsiasi tipo di suoneria senza il supporto iTunes, modificare gli sfondi, condividere file e documenti in qualsiasi modalità, condividere lo schermo di iPhone senza cavi oppure Apple Tv. Insomma: significa farlo diventare un Android.
Chi possiede un sistema operativo Android non conosce "vergogna" e soprattutto non conosce limiti alle cose che si possono fare.
Per un possessore di Android sarebbe complicato anche solo pensare di passare al sistema operativo IOS, figuriamoci passare ad iPhone senza lo sblocco: diventerebbe pazzo, e povero perché dovrebbe pagare le app che in questo preciso istante sta scaricando (più o meno legalmente) gratis.
Quindi chi ha un Android è intelligente rispetto a chi possiede un IOS ?
Assolutamente no.
Chi ha Android potrà vantare su un sistema senza confini (limitatamente alla potenza dello smartphone) mentre chi possiede IOS dovrà svegliarsi per accedere a quelle funzionalità illimitate.
Significa che 3 possessori su 5 di un melafonino non abbiano idea di come si utilizzi realmente il prodotto acquistato e, soltanto 1 su 50 effettuerà il Jailbreak: una percentuale di "spippolatori" un po' bassa.
La soluzione a questo enigma sarà la seguente:
Se vuoi acquistare un iPhone, specialmente il 10, devi andare a scuola per comprenderne il funzionamento e le reali opportunità a cui potresti accedere con un utilizzo intelligente, altrimenti sarai soltanto una persona che possiede un bellissimo oggetto che utilizzerà per rispondere alle chiamate e inviare qualche sms (Whatsapp è già più complicato).
Oggi ho insegnato a Beppe, il mio elettrauto, cosa fossero le Animoji ma non riuscirà a sopravvivere nel mondo degli smartphone se dovrà attendere che io abbia altri danni alla mia auto per ricevere nozioni circa l'utilizzo del proprio cellulare.