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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Perché commettiamo gli errori? Perché i nostri errori sono sempre così evidenti agli occhi degli alt


Ogni volta che sbagliamo c'è sempre l'amico, o il nemico pronto a puntare il dito contro di noi mettendo in evidenza il nostro errore ma loro, non sbagliano mai?

Sembra che i nostri errori siano così evidenti agli occhi degli altri e del mondo che non ci si capacita del perché non ci abbiano ancora soppressi! Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, allora io dovrei essere il socio di maggiornaza all'inferno ma questo non mi risulta quindi, evidentemente, ci dovrà essere qualcosa all'interno di questi errori, nella loro motivazione intrinseca che dobbiamo riuscire a comprendere se vogliamo dargli un senso. Sbaglio soltanto io oppure sbagliano anche gli altri? La risposta è evidente ma non così scontata. Partiamo dal presupposto che tutti possano sbagliare da Usain Bolt al sottoscritto, a te che stai leggendo questo articolo ad Elisabetta, la madre di Francesco che è un compagno di scuola di mio nipote Tiziano; da che mondo è mondo le persone commettono errori. Quindi se tutti possono sbagliare significa che l'azione di sbagliare è davvero dietro l'angolo ma allora perché sbagliare fa così maledettamente paura? Coma mai le persone che per forza di cose possono sbagliare hanno così tanta paura nel farlo? Cosa ci può essere di così raccapricciante e tremendo nell'atto di sbagliare? Ora ti svelerò la motivazione in base alla quale le persone hanno terrore di commettere errori. Le conseguenze dell'errore. Le conseguenze dei nostri errori sono il vero male inteso come problema ad accettare di sbagliare. Sbagliare un calcolo, un problema, il salto con l'asta, la manovra durante un parcheggio, sbagliare nel posizionare le posate quando si apparecchia il tavolo al ristorante, sono azioni normali, umane e ricorrenti ma la vera paura sono le conseguenze del nostro errore. Cosa succederà dopo? Immagina quel momento imbarazzante in cui poni la tua mano destra davanti alla bocca e fermi per un attimo l'azione del respiro perché è proprio quello l'istante in cui ti chiedi: cosa succederà adesso? A noi non piace non conoscere ciò che avverrà dopo una determinata azione e questo dipende dalla paura dell'ignoto, dalla fragilità della nostra natura che ci spinge a vivere con i piedi ben saldi per terra che è la causa che non ci permette (a volte) di lasciarci andare e volare. Eppure è proprio nell'azione dello sbaglio che si cresce, che si impara la lezione per migliorare e migliorarsi sempre di più. Ti è mai capitato di preparare una torta oppure un piatto particolare o comunque di svolgere un lavoro nuovo e che questo fosse stato eseguito benissimo già al primo tentativo? Se la risposta è sì, sono convinto che la tua attività non centra nulla o quasi con quell'esperimento positivo perché nella riuscita positiva di una determinato lavoro non c'è impegno e sacrificio ma solo la bravura innata, l'attitudine a quella determinata mansione. Se invece la risposta fosse no, allora ti do il benvenuto nel club degli abitanti della terra perché sbagliare fortifica il carattere, ti permette di vedere un lato differente della situazione, fornisce la sfida e la conseguente autostima che ti dimostra di essere riuscito ad arrivare in fondo nonostante le enormi difficoltà. Beh lo sai che è cosi: se fosse troppo facile non ci sarebbe gusto, non credi? Io ho un ricordo molto positivo delle mie storie d'amore e sebbene tutte fossero completamente differenti le une dalle altre, un unico comune denominatore le accomuna: la fatica nella conquista. Le storie nate con troppa semplicità, senza l'angoscia, senza la paura di non riuscire a vivere quei momenti drammatici ed entusiasmanti non hanno avuto molto senso per me. Lucio Battisti cantava la canzone:

Aver paura d'innamorarsi troppo e per chi non la conoscesse, parla di un uomo innamorato (o sulla via per esserlo) che vorrebbe stare vicino a lei ma decide di andare via per non farsi vedere troppo interessato. Quindi in altre parole, sbagliare fa paura perché si perde il controllo della situazione cioè delle conseguenze che potrebbero verificarsi in seguito al nostro errore e che, non conoscendole, ci causerebbero un fortissimo stress psicologico. La situazione non cambia, anzi peggiora nel caso in cui si dovessero, invece, conoscere le conseguenze del nostro errore per esempio il rischio di prendere una multa per divieto di sosta oppure quello che accade per l'autovelox; in questo caso sappiamo bene quali potranno essere le conseguenze negative ovvero la pesante contravvenzione che ci porterebbe ad intaccare le nostre finanze a volte, per qualcuno, già abbastanza precarie. Insomma: gli errori sono sempre un elemento che condiziona negativamente il moto, l'andatura normale e serena della nostra vita. Ma non per tutti è così. Esistono persone che non sbagliano mai. Hai capito bene. Esiste qualche essere pensante, che vive in mezzo a noi, che si muove come noi, che ci somiglia per diversi aspetti estetici e comportamentali che però non commette MAI errori. La maggior parte delle volte è il nostro amico che dall'alto della propria perfezione ci giudica e colpisce ogni qualvolta ci peschi in fallo. Ma lui non sbaglia mai, davvero? La verità è che anche lui commette errori proprio come noi ma lui riesce a fare una cosa che lo scagiona immediatamente dall'accusa: La pianificazione dell'errore. La pianificazione dell'errore è una caratteristica propria delle persone di successo che sbagliano come tutti noi ma riescono a prevenire quel particolare sbaglio quindi a porvi rimedio prima ancora che esso possa venire considerato un vero e proprio errore. L'errore in questo caso non viene vissuto come uno stress ma semplicemente come una piccola deviazione nel percorso che comunque essendo stata preventivata, prevista e pianificata non causa nessuna controindicazione e che quindi non viene quasi nemmeno vissuta come tale. Ti voglio fare due esempi di vita reale. Nel mese di Maggio ho festeggiato una ricorrenza insieme ad amici di vecchia data dandoci un un'appuntamento in centro verso l'ora del pranzo. Avevamo scelto quel preciso orario per via degli appuntamenti e impegni che avrebbero reso impossibile il nostro incontro in altri momenti "più tranquilli". Uno di loro arrivava da fuori ed era in evidente ritardo non conoscendo bene le strade e specialmente le zone di parcheggio quindi, data l'ora e la "nostra malvagia pressione" ha deciso di parcheggiare in zona blu e per via del ritardo, della mancanza di monetine e dei continui insulti da parte nostra 😁😁😁 , ha deciso di rischiare non pagando il parchimentro e non esponendo lo scontrino sul cruscotto. Risultato: non si è goduto la compagnia, l'aperitivo e il divertimento di quelle due ore insieme non facendo altro che chiedere a tutti se secondo loro, i vigili urbani, gli avrebbero potuto fare una multa. Al ritorno alla macchina, come volevasi dimostrare, sul gruppo WhatsApp ha postato la foto della contravvenzione. La sera mi ha chiamato chiedendomi informazioni circa l'importo da pagare, entro quando pagarla per ottenere la riduzione, etc... Per lui, l'errore si è trasformato in un piccolo incubo che gli ha causato fortissima pressione. Il secondo esempio riguarda un altro mio amico di nome Federico che lavora in centro a Torino e parcheggia l'auto in zona blu; a pagamento quindi. Raramente riesce a trovare un parcheggio libero (non a pagamento) e lavorando per 8-9 ore al giorno senza poter spostare l'auto e considerando il costo del parcheggio di 2 euro l'ora, il parcheggio per lui ha un'incidenza enorme sul proprio bilancio che si aggira intorno ai 400 euro al mese. Federico ha deciso, allora, di fare un test (sulla propria "pelle), scegliendo di non pagare più il parcheggio per un intero mese lavorativo con il serio rischio di prendersi una contravvenzione. Nei succesisvi 30 giorni, 20 giorni lavorativi appunto, Francesco ha incassato ben 5 contravvenzioni per sosta in zona blu essendo, la sua auto sprovvista di scontrino di pagamento per un totale da pagare di 190 euro di multe (da lui immediatamente saldate). Quindi lui ha compreso che non tutti i giorni è capitato di prendere una contravvenzione ma indicativamente poco più di una multa a settimana. Il suo errore non veniva letto come un dramma poiché, lui, tutti i giorni, sarebbe stato pronto ad affrontare "il dramma" del pezzo di carta sul parabrezza. Tuttavia, andando a pagare l'ultima contravvenzione gli è venuta la brillante idea di chiedere ai vigili urbani una soluzione al proprio problema (che comunque gli aveva già causato un guadagno di 200 euro al mese). I vigili gli hanno comunicato che per i residenti e per i lavoratori certificati sarebbe stato disponibile un abbonamento al costo di 40 euro mensili che, naturalmente, Federico ha acquistato immediatamente. Lo so, forse non sono gli esempi migliori che potessi portare come immagine da visualizzare nella tua mente ma è servito per farti comprendere come una multa può essere vista come un dramma oppure come un'occasione. Ricapitolando, gli errori fanno parte del mondo e le persone non hanno paura dell'errore in sé ma delle conseguenze che possono essere note oppure ignote. Alcuni, tuttavia, riescono a vivere l'errore come una realtà definita e calcolabile creando un status mentale un grado di realizzare una vera e propria pianificazione dell'errore che li porta a considerare lo sbaglio come parte minore di un piano molto più importante tanto che potrebbero essere visti dall'esterno come superuomini che non sbagliano mai. Potrei portare altri esempi come il servizio clienti di Apple presso l'Apple Store che ha adibito un vero e proprio laboratorio PROBLEM SOLVING per tutti i propri clienti, infatti, lo store lavora molto più per risolvere i problemi rispetto al reparto vendite, il che dimostra che gli errori (che commettiamo tutti) potrebbero diventare un punto a favore se si fosse in grado a sviluppare un piano preventivo per risolverli. Detto questo, la paura di sbagliare è una forma mentis che fa parte di te e se questo non ti dovesse causare alcun problema allora puoi tranquillamente procedere sul tuo cammino altrimenti, se la situazione fosse per te insostenibile non esitare a chiedermi informazioni attraverso l'area dedicata del mio sito internet oppure inviandomi un messaggio su Facebook Io sono Mirko e sono una persona che ha sbagliato tantissimo nella propria vita e questi sbagli sono la mia esperienza di vita.

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