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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Allenatori di Calcio

Cosa si nasconde dietro ad un allenatore e cosa scatta nella sua mente quando decide di cambiare squadra?


Allenatori di calcio.

Questa la mia esperienza.


Un allenatore è una persona normale che svolge un'attività amatoriale o professionale.

Non desidero parlare degli aspetti tecnici ma della sua parte emozionale e comportamentale.


Durante la stagione o le stagioni in una stessa società, l'allenatore crea un feeling, un'alchimia con i propri giocatori che si traduce in una parola sola: Gruppo.

Il gruppo è un insieme di corpi e menti che si convince (difficilissimo) di essere una cosa sola.

La forza di questo gruppo dipende dal lavoro dei singoli che mettono volontariamente a disposizione intelligenze, tecnica e spirito di sacrificio per riuscire a conquistare insieme un obiettivo piccolo o grande.

A capo di questo gruppo c'è lui, l'allenatore che più sarà bravo e meglio riuscirà ad arginare i difetti e utilizzare i pregi di ogni singolo: specialmente di chi si dovrà accomodare in panchina (fondamentale per il gruppo).


È naturale che quando dovesse cambiare squadra, l'allenatore decida o desideri portare con sé alcuni di quegli elementi che, nella sua testa, lo potranno aiutare a ricostruire il concetto di gruppo anche nel nuovo team.

Quello che avviene nella mente dell'allenatore viene definito ancoraggio cioè un appiglio, un appoggio per non dover ricostruire tutto da capo cercando di ripartire da quei punti fermi, dalle basi che potranno aiutarlo a ricostruire il gruppo (rapidamente) quindi la sua forza per affrontare le nuove sfide che lo attenderanno.


Come spessissimo accade, tuttavia, il nuovo team non sarà come quello precedente e così si dovrà ricostruire tutto da capo ma almeno, il cambiamento non sembrerà un porto sconosciuto dal quale dover ricominciare.





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