Quanto conta la testa.
Ultima giornata di campionato.
Ultimo atto di qualcosa che sta cambiando.
Non è un caso che la squadra che più di tutte ha compreso il nuovo mondo sia il Milan e che, dal periodo Covid, sia divenuta competitiva e non soltanto sul campo.
Oggi, tuttavia, i conti, i soldi, i bilanci, il FairPlay finanziario non contano.
Oggi conta esclusivamente la testa.
Il Milan ha già vinto questo campionato, è vero ma andrà a giocare a Reggio Emilia contro un Sassuolo senza pretese che è stato “stuzzicato” dai giornali (pressati dalla propaganda messa in atto dall’Inter) per aumentare le motivazioni degli emiliani.
I rossoneri, forti di poter contare su due risultati su 3, scenderanno in campo con la consapevolezza che l’Inter passeggerà in casa contro la Sampdoria e questo potrebbe essere il più grande ostacolo oltre ai vari Scamacca, Frattesi, Raspadori, Traore, Berardi, che rappresentano il cuore del Sassuolo e che desiderano mettersi in vetrina in virtù del calciomercato che sta per iniziare, insomma:
Il Milan ha già vinto questo scudetto ma se lo dovesse perdere, darebbe prova, per l’ennesima volta che, ad alti livelli, non sono solo la tecnica, la preparazione fisica, l’età, gli skills a fare la differenza ma la testa e le strategie di comunicazione.
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