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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Pagheresti per qualcosa che potresti avere gratis?

Le persone danno valore alle cose o alle situazioni in maniera diversa a seconda dei momenti.




Ogni tanto, specialmente nel periodo di Natale, guardo questa commedia americana.

Ben Affleck nei panni di un ricco uomo di successo (al lavoro) convinto di poter comprare tutto con i soldi.

Tutto si può acquistare tranne l’amore e così si ritrova solo come un cane per Natale quindi, su consiglio del proprio psicologo, torna a cercare la casa dove ha vissuto l’infanzia con la famiglia per ritrovare se stesso.

La nuova famiglia proprietaria della casa da subito non accetta la figura che voleva imporsi in casa loro ma, quando Ben Affleck promette di pagare loro 250.000$ per poter trascorrere il Natale in famiglia, le cose cambiano.

Beh, se desiderate sapere come va a finire, acquistate il DVD oppure guardatelo in Streaming ma verso la fine, lui si trova a tu per tu con suo padre (acquistato) che gli confessa di voler divorziare dalla moglie.

Ben Affleck, a quel punto, lo guarda e mentre gli consegna l’assegno di 250.000$ gli dice:

“Curioso, ho pagato un sacco di soldi per avere una famiglia, e tu la stai buttando via per niente!”

Perché abbiamo necessità di rivedere e rivivere l’orrore che sistematicamente si ripresenta nella nostra storia?

Perché abbiamo bisogno di fatti disastrosi per poter rinascere?

Perché non possiamo renderci conto istantaneamente della felicità in cui controviamo ma dobbiamo attendere una disgrazia che ci fa comprendere quanto stessimo bene quando pensavamo invece di stare male?



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